Gli orologi meccanici
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Parmigiani Fleurier
Nel 1950: nasce a Couvet nella Val De Travers Michel Parmigiani il quale, affascinato dalle creazioni del padre orologiaio decide di seguirne le orme.
1975:  Michel Parmigiani inizia la sua carriera nel campo del restauro orologiero; diviene orologiaio indipendente e fonda la “Parmigiani Mesure et Art du Temps”, ditta concentrata sia sul restauro di orologi che sulla manifattura di movimenti complicati.
1994: Per la Sandoz Family Foundation, Michel riporta in vita alcuni pezzi unici; i responsabili del colosso svizzero sono talmente entusiasti del personaggio che decidono di diventarne partner.
1995: Per il lancio della Parmigiani Fleurier viene presentato uno degli orologi da tavolo più importanti della storia moderna: il Fleur d’Orient.
Per la creazione del suo meccanismo a “Grand complication” sono occorse oltre 10.000 ore di lavoro ed altrettante per la parte esterna incastonata di pietre preziose.
1996: La Sandoz acquista il 51% delle azioni della società.
1997: Parmigiani presenta al Salone dell’Alta Orologeria di Ginevra la prima collezione completa, 60 modelli dotati di movimenti realizzati in-house.
La ridotta produzione annua (circa 300 esemplari) rigorosamente di fascia alta consente ai clienti di richiedere orologi personalizzati anche nelle funzioni.
1998: Nascono lo “Ionica” dotato del calibro 110 con 8 giorni di riserva di carica, ed il cronografo automatico che monta un calibro che si basa su “El Primero”; la collezione “Classic” si arricchisce di un automatico con movimento a vista e di modelli da donna.
2000: In occasione del 50° compleanno di Michel, viene prodotto “l’Anniversary”, un demi-savonette in edizione speciale che deriva dal “Toric automatico”.
2001: Sviluppo e lancio del meccanico a carica automatica "calibro 331", realizzato interamente da Parmigiani Fleurier e celebrato in una linea nuova chiamata Forma.
I Toric ospitano un GMT automatico.
I Classic si arricchiscono del Quantieme automatico.
2002: Sviluppo e lancio del meccanico a carica automatica "calibro 333", un perpetuo con movimento retrogrado del calendario .
Dalla collaborazione con Bugatti nasce un manuale da tavolo con meccanismo disposto in orizzontale su 5 platine.
2003: vengono presentati dei piccoli capolavori i pezzi unici, i Tecnica XI “Sorba” e Tecnica IX “Palmier du Voyager”. 
2004: Lancio della meccanica "calibro 500", il primo movimento di 30 secondi Tourbillon con secondi centrali e una riserva di carica di 7 giorni.
2004 Inaugurazione della certificazione di Qualità Fleurier Foundation, che stabilisce criteri di qualità eccellenti, destinate a mantenere elevati gli standard di qualità in Haute Horlogerie.
Parmigiani Fleurier è uno dei membri fondatori.
2005: I modelli Forma diventano Kalpa e si rinnovano i Toric calendario perpetuo, Ripetizione Minuti e Calendario Perpetuo.
2006: La maison compie 30 anni e festeggia con due scheletrati (30 pezzi ogni modello) varianti del Kalpa Tourbillon 30 secondi e Kalpa XL Hebdomadaire.
Nasce il coronografo Kalpagraph, primo Kalpa sportivo con calibro 334 di manifattura.
Debuttano gli automatici Kalpa con cassa tonda mentre vengono introdotti movimenti al quarzo negli orologi da donna.
Il “Bugatti type 370” vince il premio di Orologio dell’anno (ne verranno prodotti tre pezzi); il movimento è posizionato su un asse trasversale, per riprodurre il blocco motore di un’auto.
Nel 2007 il Kalpa XL Ripetizione Minuti è riproposto con quadrante scheletrato.
2008: Dalla collaborazione con Pershing, produttore di yacht di lusso, nasce il modello Pershing, impermeabile fino a 200 metri.
2010: anche il nuovo “Bugatti Super Sport” è a lettura laterale, ma il sistema che viene adottato è diverso dal Bugatti type 370: il calibro 372 viene posizionato perpendicolarmente all’asse del quadrante (fonte: Tourbillon.it – Orologi.com – Orologidiclasse.com)
Sito ufficiale
Wikipedia
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Tourbillon.it (PDF)
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Patek Philippe
1839:  Primo maggio; il businessman Antonie Norbert Patek de Prawdzic e l'orologiaio Franciszel Czapek fondano a Ginevra la società “Patek, Czapek et Cie”.
1844: Jean Adrien Philippe, orologiaio francese, viene assunto come Direttore Tecnico (diventerà socio nel 1851); reca in dote una innovazione che rappresenta una svolta per il mondo dell’orologeria difatti Adrien aveva realizzato un movimento che permetteva di rimettere l’orario tramite la corona di carica e non più con una chiavetta come si usava all’epoca; il brevetto verrà depositato l’anno successivo.
1845: la società con l’orologiaio Franciszel Czapek si scioglie ed i nuovi soci creano la società “Patek & Co”.
Viene realizzato il primo orologio da tasca con ripetizione dei minuti della maison.
1851: Jean Adrien Philippe entra ufficialmente nella società ed il nome viene cambiato in “Patek Philippe & Co”.
1863: Adrien brevetta la breda della molla di carica.
1868: la ditta realizza il il primo orologio svizzero da polso, realizzato per la contessa Koscowicz di Ungheria.
1877: Antonie Norbert Patek de Prawdzic muore.
1880: la Patek Philippe vince il primo premio al Concorso di Cronometria dell'Osservatorio di Ginevra con un orologio da tasca con scappamento ad ancora e spirale Breguet.
1881: Adrien brevetta un sistema per la regolazione micrometrica della racchetta; questo sistema verrà applicato a tutta la produzione futura.
1887: Viene registrata la nuova ragione sociale della ditta: la “Patek, Philippe & Cie Fabricants à Genève” presenta il proprio logo, la croce gigliata rossa simbolo dell’Ordine di Calatrava, ordine religioso e militare spagnolo fondato nel 1158 appunto a Calatrava.
1889: Viene brevettato un sistema di carica a due bariletti per movimenti a secondi indipendenti.
1894: Muore Jean Adrien Philippe.
1899: Vengono brevettati un sistema a pulsante per l'avvio della ripetizione minuti ed un meccanismo di calendario perpetuo per orologi da tasca.
1901: La ragione sociale della ditta cambia per l’ultima volta divenendo “Ancienne Manufacture d'Horlogerie Patek Philippe”.
1902: Viene registrato il marchio “Chronometro Gondolo”; contemporaneamente viene depositato un brevetto per un cronografo rattrapante.
1909: viene realizzato un modello celebre: si tratta dell’orologio da tasca “Duca di Regla” con meccanismo di ripetizione dei minuti, che “suona” le campane di Westminster su una petite et grande sonnerie.
1916: Il committente James Ward Packard, riceve il suo orologio: si tratta di un orologio da tasca astronomico con numerose complicazioni; è il No. 174129, in oro 18 ct., con calendario perpetuo con data a retrocedimento, fasi lunari, Grande et Petite Sonnerie su 3 gong, ripetizione minuti, cronografo rattrappante, contatori a 60 minuti e 12 ore, indicazione per la riserva di carica e suoneria.
Lo stesso anno viene realizzato un orologio da tasca astronomico (iniziato nel 1898), in oro 18 ct., con indicazione dell'equazione del tempo, alba e tramonto calendario perpetuo e fasi lunari.
L’esperienza nella creazione di orologi complicati porta alla creazione dell’orologio da donna “Five minutes repeater”.
Il signor Packard, commissiona altri orologi alla Patek e tra il 1917 ed il 1919 vengono realizzati altri due pezzi unici (alla fine arriverà a collezionarne 13).
1920: E’ l’anno della consegna a Packard dell’orologio più elaborato; si tratta del modello No. 174749, fornito di un carillon Westminster, Grande et Petite Sonnerie su quattro gong, ripetizione minuti, calendario perpetuo, indicatori della riserva di carica per il movimento e la suoneria; è dotato di un movimento 22'" rodiato, 37 rubini, scappamento ad ancora, bilanciere bimetallico con spirale Breguet e racchetta micrometrica.
1925: Viene creato il primo orologio da polso da donna con calendario perpetuo ed indicazione degli anni bisestili.
Inizia la produzione di movimenti per orologi da polso con funzione di ripetizione dei minuti.
1926: Nasce il primo cronografo da polso della casa basato sulla meccanica creata da Victorin Piguet; le funzioni cronografiche sono comandate da un monopulsante coassiale alla corona di carica.
1932: La società viene acquistata dai fratelli Jean e Charles Stern già possessori della manifattura che preparava in esclusiva i quadranti per gli orologi Patek.
1933: Oltre la produzione in serie, prosegue la produzione di pezzi su commissione, come l’orologio da taschino “Supercomplication” commissionato da Henry Graves Jr; si tratta di un modello con 24 complicazioni (un record per l’epoca) che comprendono: calendario perpetuo, fasi lunari, ore, minuti e secondi siderali, equazione del tempo, alba e tramonto, carta stellare del cielo di New York, carillon Westminster, Grande et Petite Sonnerie su 5 gong, ripetizione dei minuti e sveglia, cronografo azzerante e contatori a 60 minuti e 12 ore, indicazione della riserva di carica, sia per il tempo che per la suoneria.
1934: La società subisce una riorganizzazione aziendale; come Amministratore delegato viene designato Jean Pfister.
Viene realizzato il famoso cronografo con referenza 130.
Nello stesso anno nasce il modello “Calatrava”.
1948: La Patek si arricchisce di una Divisione elettronica.
1949: Viene depositato il brevetto del bilanciere “Gyromax”.
1953: Nasce il primo calibro automatico con massa oscillante centrale in oro dotata di un meccanismo di rotazione eccentrica che impedisce l’inerzia del rotore.
1956: Viene realizzato il primo orologio al quarzo prodotto autonomamente.
1958: Henri Stern, figlio di Charles, assume la carica di Amministratore delegato e Presidente della Patek.
Anche per un’industria come Patek, i primi anni ’70 rappresentano un periodo critico; gli orologi al quarzo made in Japan creano non pochi problemi alla manifattura che in quel periodo lancia la collezione “Ellipse” (1968).
1976: su disegno di Gerald Genta viene prodotto il modello “Nautilus” che assieme al “Royal Oak” di Audemars Piguet (guarda caso sempre disegnato da Gerald Genta) rappresenta la risposta svizzera alla crisi del quarzo che imperversava in quegli anni.
1977: Viene brevettato un movimento a carica automatica con microrotore inserito nel movimento.
1989: In occasione del 150° anniversario dalla fondazione della Patek, viene presentato il Cal 89. Dotato di 33 complicazioni, è il calibro più complesso del mondo; le complicazioni sono le seguenti: ore, minuti e secondi del tempo solare medio; ore, minuti e secondi del tempo siderale; ore e minuti di un secondo fuso orario; equazione del tempo; regolatore “Tourbillon”; calendario perpetuo con ciclo bisestile, equinozi, solstizi, stagioni e zodiaco; calendario perpetuo secolare; giorno, data e mese; alba e tramonto durante l’anno a Ginevra; carta stellare alla latitudine di Ginevra; calendario e fasi lunari; data della Pasqua; cronografi con secondi, minuti e ore; grande e piccola suoneria a carillon su quattro gong, ripetizione dei minuti; sveglia.
1990: Henry Stern lascia il suo posto di Amministratore delegato a suo figlio Philippe.
2000: Nasce lo “Star Caliber 2000” che vanta 6 brevetti e 21 complicazioni.
2002: Viene commercializzato lo “Sky moon tourbillon”, il più complicato orologio da polso mai realizzato.
2003: Lanciato sul mercato il “10 Day tourbillon” corredato di certificazione COSC.
2009: La presidenza della Patek passa nelle mani di Thierry Stern figlio di Philippe (attuale Presidente onorario).
(fonte: sito ufficiale - segnatempo.it - Wikipedia - orologi.com - watchchrono.com - Marino Mariani).
Sito ufficiale
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Perrelet
1729: A Le Locle tra le montagne di Neuchâtel in Svizzera nasce Abraham-Louis Perrelet.
Appassionato del mestiere di orologiaio si dedica, sin da adolescente, alla costruzione di numerosi strumenti di precisione.
La maestria della sua arte, la sua abilità e il suo genio ne hanno fatto un punto di riferimento nel corso del tempo.
1777: Dal 1770 si concentra per sviluppare un sistema che, a partire da una spinta iniziale, possa continuare a funzionare per un tempo indeterminato. Nel 1777 egli concretizza la sua invenzione rivoluzionaria: il movimento a carica automatica.
Ad oggi, nessuno ha trovato una soluzione migliore per dare vita ai calibri meccanici.
1780: In quest’anno, mette a punto il primo pedometro (contapassi) ed è ancora il primo a confezionare movimenti con scappamento a cilindro, a duplex, con calendario e ad equazione.
Egli raffina ulteriormente le finiture, migliora gli ingranaggi, le ruote, lo scappamento e il meccanismo di ricarica.
1781: Erede del genio orologiero del nonno, Louis Frédéric Perrelet nacque nel 1781.
Manifestando una predisposizione per la meccanica e la matematica fu formato da suo nonno prima di stabilirsi a Parigi per studiare negli atelier di Breguet.
Grazie al suo talento, ben presto si distinse come orologiaio indipendente.
1823: I suoi crescenti interessi per l’astronomia, la fisica e le scienze lo portano a concepire orologi definiti “intelligenti”.
Una pendola astronomica concepita nel 1815 e presentata all’Esposizione Universale di Parigi nel 1823 lo consacra orologiaio-meccanico di tre re di Francia.
1827: In occasione dell’Esposizione dei prodotti dell’industria francese, presenta un eccezionale contatore rattrappante per la fisica e l’astronomia.
Questo pezzo, per il quale gli fu riconosciuto ufficialmente un brevetto nel marzo 1828, gli valse la medaglia dell’Accademia delle Scienze nel 1830.
1834: Louis-Frédéric Perrelet, stimato per il suo talento e la sua perseveranza, oltre alle molteplici medaglie d’oro ricevute, nel 1834 viene insignito del grado di Cavaliere della Legione d’Onore, ulteriore attestato della sua reputazione di respiro europeo.
1854: Alla morte di Louis-Frédéric il figlio Louis, anch’egli orologiaio del Re, riprese l’attività paterna proseguendo la grande tradizione familiare.
La grande tradizione familiare di Perrelet prosegue sino all’età moderna: il marchio, infatti, ufficialmente non ha mai cessato la sua attività di produzione, anche se solo in tempi recenti ha iniziato a richiamare un’attenzione degna della sua tradizione.
1995: Rinasce il marchio con l’invenzione del movimento automatico a doppio rotore; il modello che lo monta vince il premio come orologio dell’anno.
1999: Nasce il primo automatico “Squelette” a doppio rotore.
2000: Viene presentato il cronografo automatico a doppio rotore.
2001: La produzione comprende 5 linee di prodotti: “Rectangle Royale”, “Le Locle”, “Classic”, “Lady tempest” e “Lady Coeur”.
2002: Nasce il cronografo della linea “Rectangle Royale”.
Nel 2004 l'azienda è stata acquistata da Miguel Rodriguez del gruppo Festina, un grande appassionato di orologeria, che omaggia Abraham-Louise Perrelet facendo del rotore del movimento automatico, il punto di forza dell'azienda.
2005: Dalla collaborazione col maestro orologiaio Paul Gerber, nasce la serie limitata e numerata “Secondi Retrogradi con doppio rotore parallelo”.
2006: Perrelet presenta l’esclusivo calibro P-1030 (grandi fasi lunari centrali, ore, minuti, quantiéme), che va ad equipaggiare la prima linea dedicata alla donna, “Grand Central Moonphase”.
2007: Con il calibro P-221, Perrelet sviluppa la prima combinazione di regolatore e ore retrograde e aggiunge ai modelli “Double Rotor”, “Large Date Chronograph”, “Grand Central Moonphase” e “Retrograde Hour and Power Reserve” una linea sportiva di concezione futuristica, la collezione “Titanium”.
2008: Viene presentata la nuova collezione femminile “Diamond Flower”, che segna il lancio di una nuova categoria di orologi Perrelet, dove la meccanica orologiera si sposa con l’arte della gioielleria.
2009: Fausto Salvi viene nominato amministratore delegato di Perrelet. (Fonte: Sito ufficiale – Tourbillon.it – Segnatempo.it).
Sito ufficiale
Perseo
La storia degli orologi Perseo affonda le proprie radici in periodi  molto lontani.
Il marchio Perseo fu acquistato dalla ditta svizzera Cortèbert fondata nel 1790 da Abraham-Louis Juillard.
Nel 1923 un commerciante bolognese, Alfredo Degli Esposti rileva il marchio ed inizia una proficua collaborazione con la Cortèbert.
Quello che è certo è che la fama degli orologi Perseo è dovuta alla prima fornitura di orologi da tasca per le Ferrovie dello Stato, nel lontano 1927.
Al suo nome italiano deve molte delle sue fortune.
Il nome Perseo prende origine dalla mitologia greca: Perseo è l'eroe greco che sconfisse Medusa.
Ma la sua fortuna va ricercata altrove.
Durante il ventennio fascista le parole straniere, se non proprio bandite dal vocabolario, erano comunque mal sopportate.
Fu per questo motivo che il proprietario del marchio trovò la possibilità di fornire esclusivamente alle Ferrovie dello Stato italiane l'orologio Perseo.
Molti altri marchi (Patek Philippe, Zenith ecc…) erano penalizzati dal nome straniero.
Il binomio orologi Perseo e Ferrovie dello Stato italiane è molto forte, visto che la fornitura di orologi è stata pressoché ininterrotta fino ad oggi e tutt’ora continua.
Sono decine di migliaia gli orologi forniti alle Ferrovie italiane da quel famoso anno 1927.
Negli anni ’60 del secolo scorso, il marchio Perseo viene acquistato dalla Casa svizzera Cortèbert e la distribuzione dell’orologio viene affidata alla famiglia Fernus, tutt’oggi distributrice ufficiale Perseo, tramite la propria ditta, in Italia.
La leadership, fu aumentata grazie all'efficienza e alla puntualità dei movimenti svizzeri, oltre che alla fortunata congiuntura storica: intorno alla metà degli anni trenta, grazie al mito dell'autarchia, il legame tra Ferrovie dello Stato e Perseo fu sempre più forte.
Dopo la guerra fino ad oggi, FS è ricorsa ai prodotti Perseo, riconoscendone l'affidabilità ed il prestigio,
Nella sua storia la Perseo orologi è stata fornitrice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), dei trasporti municipali di Milano (ATM) e delle Tranvie di Alessandria d’Egitto.
Attualmente è anche fornitrice di orologi per il Gruppo Torinese Trasporti (GTT) in Piemonte.
A testimonianza della sua lunga e prestigiosa storia, Perseo ha come obbiettivo la creazione di orologi da polso e da tasca meccanici di precisione Swiss Made, avendo cura di realizzare i propri prodotti secondo le caratteristiche della classicità e dell’eleganza, mantenendo sempre un prezzo competitivo. (fonte: sito ufficiale).
Sito ufficiale
Phènix watch Co.
1873: Jules Dubail Jean Baptiste Monnin e Joseph Frossard fondano a Porrentruy una società che porta il loro nome: "Dubail, Monnin, Frossard & Cie".
Jules Dubail di origine francese, si trasferì a Delle dove fondò una società che si interessava di meccanica di precisione, divenuta una delle più importanti della regione.
È stato anche uno dei principali fondatori della scuola di orologeria di Porrentruy.
La Dubail-Monnin-Frossard acquisitò lo stabilimento Lopin di Delle, situato sulla strada di Joncherey.
Questa ditta aveva brevettato in Francia un tipo di estintori a gas dotati di un meccanismo ingegnoso e di alta precisione.
Il 6 maggio 1899, la società cambia il suo nome e diventa “Société d'horlogerie de Porrentruy”e acquisisce anche gli edifici di Bassecourt.
A capo della società ci sono sei componenti: Roussel Galle, Jean-Baptiste Monnin, Louis Dubail Adolphe Dubail, Joseph Frossard e Joseph Dubail.
Il 21 marzo 1890, la società "Dubail, Monnin, Frossard & Cie" viene sciolta.
Lo stesso anno la Phenix vince la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi. L’acquisizione della “Société d'horlogerie de Bassecourt”, porta in dote il marchio 'Rooster with Chickens' registrato nel 1883.
Nel febbraio 1902 la società viene messa in liquidazione; tale decisione viene presa in conseguenza delle dimissioni di due degli amministratori; i signori Monnin e Fattet.
I primi del mese di Luglio appare sulla stampa un bando per l’assunzione di un direttore commerciale a Porrentruy ed un manager a Bassecourt.
Alla fine del di mese di luglio si svolge un’asta pubblica in cui vengono messi in vendita tutti i beni della società compresi gli stabilimenti di Porrentruy e Bassecourt.
Dalle ceneri della società rinasce la “Phénix Watch Co SA", guidata da un nuovo consiglio di amministrazione di cui fanno parte: M. Edouard Boivin Direttore residente a Basilea; Gaston Daucourt, notaio; Charles Boivin, industriale ; Victor Donzelot, negoziante; Constantin Senn, Direttore, residente a Delémont.
La società ha lasciato un segno nella storia dell'orologeria svizzera in quanto è stata la prima società orologiera che aveva un calibro registrato.
La stella a cinque punte inscritta in una mezza luna, è il logo che contraddistinguerà la “Phénix” fino alla metà degli anni ’50.
All’inizio del nuovo secolo la società può fregiarsi, oltre che dei marchi già acquisiti, anche dei marchi “Argus” e “Eros”.
Nel corso della sua esistenza la maison ha ricevuto numerosi premi nel corso di esposizioni internazionali: La Chaux-de-Fonds nel 1881, Amsterdam e Zurigo nel 1883, Londra nel 1884, Anversa nel 1885, Roma nel 1888, Parigi nel 1889, Ginevra nel 1896, Parigi nel 1900, Salonicco nel 1931.
La società ha sempre curato molto la formazione professionale dei suoi dipendenti, in particolar modo nei momenti di crisi durante la I guerra mondiale e fra il 1932 ed il 1936; durante tali periodi ha organizzato nelle proprie officine, dei corsi di formazione/aggiornamento per lavoratori orologiai che desiderano tornare al lavoro dopo un lungo periodo di disoccupazione.
Nel 1930 la maison occupa circa 100 operai che producono 100.000 orologi all’anno.
Nel 1934 la società passa nelle mani del ventiquattrenne Henry Knecht che durante il suo periodo di gestione arricchisce la collezione di orologi prodotti aumentando la reputazione della maison.
Nel 1939 la banca cantonale di Berna, finanziatrice della Phènix subentra nell’amministrazione della ditta.
Nel 1949 entra nel gruppo “Granges” strettamente imparentato con la “Fabbrica di orologi Nivada”.
Nel 1961 nasce il gruppo MSR (Manufactures d'horlogerie suisses réunies S.A.) formato da 4 ditte: la Revue Thommen di Waldenbourg, la Vulcain di La Chaux-de-Fonds, la Phénix Watch S.A. di Porrentruy, e la Buser Frères & Cie S.A. di Niederdorf.
Il gruppo vantava complessivamente 40 calibri che, per motivi commerciali furono ridotti a 8 tra cui il Cal 200 “Rollamatic” prodotto a partire dal 1954 in cui il rotore ruota automaticamente su un cuscinetto a rulli ed il Cal 132 “Chronostop”.
La MSR cresce progressivamente fino al 1973 quando acquisisce il marchio “Marvin” compresa la sua importante catena di distribuzione; dei 600 operai, 162 sono della “Phenix”, unica ditta del gruppo deputata all’assemblaggio dei movimenti (Vulcain = settore commerciale; Revue Thommen = progettazione e realizzazione dei modelli).
70 di questi operai vengono destinati alla produzione di movimenti elettronici che stanno rapidamente prendendo piede; solo una piccola parte dei dipendenti prosegue nella preparazione dei movimenti meccanici.
Nel 1981 la MSR attraversa una crisi che richiede un piano di ristrutturazione drammatico con numerosi licenziamenti; il primo a pagarne le conseguenze è Roland Voisin, Direttore della sede di Porrentruy.
In quello stesso stabilimento che allora impiegava 50 dipendenti, il personale viene ridotto a 11 unità ad orario lavorativo ridotto al 40%.
Gli altri lavoratori, con l’aiuto del gruppo ETA fondarono la società “Prisma” trasferendo la sede dello stabilimento.
La sede storica della fabbrica “Phenix” è stata demolita nel 1984 per fare spazio ad un centro commerciale che porta ancora il suo nome. (fonte: Worldtempus - cliniquehorlogere.ch).
Sito ufficiale
Philip watch
1858: Filippo Giardiello, Stimato orologiaio di Napoli, creò il marchio Philip watch con l'ausilio dell'orologiaio svizzero Francois Philippe facente parte della Comunità Svizzera in Italia, con il nome di Philippe Watch, il marchio ha sempre rappresentato il meglio della meccanica e della tecnica orologiera svizzera, coniugata allo stile e al design italiano, per creare prodotti di qualità eccezionale e di stile elegante, raffinato e senza tempo.
1923: È di quest'anno uno dei primi documenti ufficiali di trascrizione del Marchio "Philippe Watch" depositato presso il registro di Napoli.
1930: Philippe Watch è tra i primi marchi dell’orologeria mondiale a realizzare orologi da polso, in un mondo allora caratterizzato esclusivamente dai modelli da tasca.
1947: La notorietà e l’autorevolezza del marchio è tale che viene siglato un accordo con la Patek Philippe per modificare il nome in Philip Watch.
Gli orologi Philippe Watch infatti, per qualità tecnica, venivano spesso associati alla prestigiosa maison orologiera.
Anni ’60: Vedono la nascita del Caribbean 1000, una vera rivoluzione tecnica nell’ambito degli orologi subacquei, grazie alla cassa monoblocco che permette un’impermeabilità sino a 1000 metri.
Anni ’80: È il modello Seahorse ad avere un enorme successo tra gli orologi classici sportivi, con la sua particolare ghiera godronata, a testimoniare l’incredibile capacità della marca nello sviluppo di nuovi elementi di design.
Oggi: Philip Watch con i suoi orologi continua a portare nel mondo questa grande tradizione, fedele ai valori della propria storia. (fonte: sito ufficiale)
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Piaget
1874: Georges Edouard Piaget, dopo un apprendistato nel piccolo laboratorio d’orologeria Bayard, avvia il suo primo laboratorio di orologeria all'interno della fattoria di famiglia, situata nel piccolo villaggio svizzero di La Côte-aux-Fées.
Inizia la sua attività realizzando orologi da tasca e movimenti di alta precisione commissionati da altre maison.
1911: Georges abbandona il vecchio laboratorio a causa della necessità di alloggiare un maggior numero di operai in più ampi locali; la sua ditta si era già conquistata una chiara fama presso i maggiori orologiai di Ginevra.
Timothée Piaget, figlio di Georges, prende le redini della società.
Da allora, la manifattura inizia a dedicarsi alla produzione di orologi da polso.
Nell’intervallo tra le due guerre mondiali, Ginevra diviene sempre più il centro di riferimento per gli amanti delle creazioni di alta gioielleria; in quell’ambito Timothée inizia a maturare l’idea di creare orologi gioiello.
1942: Il motto “Lusso e precisione” indica l’impostazione della successiva produzione delle creazioni Piaget, tutte destinate ad una fascia di mercato molto alta e tutte in tiratura limitata.
1943: Gérald e Valentin Piaget, nipoti del fondatore, subentrano alla guida della società e decidono di compiere un passo importante: depositare ufficialmente il marchio PIAGET (il nome completo della società era “SA Ancienne Fabrique Georges Piaget & Cie. La Côte-aux-Fées”).
Da quel momento la manifattura prende slancio e le creazioni a marchio Piaget iniziano a ricevere i giusti riconoscimenti commerciali a livello internazionale.
1945: Piaget è in forte espansione; l’azienda familiare si amplia con l’apertura di una nuova manifattura, sempre alla Côte-aux-Fées, destinata alla realizzazione di movimenti extra-piatti.
1957: Piaget lancia il Calibro 9P, primo movimento meccanico a carica manuale extra-piatto (2 mm di spessore).
Di quest’anno è il lancio del modello da uomo “Emperador” che rappresenterà il simbolo della maison.
Sono gli anni in cui Piaget inizia a diversificare la produzione realizzando orologi moneta, orologi anello, orologi spilla e orologi gemelli; nello stesso periodo Piaget crea le sue prime parure di gioielleria. Viene creata una nuova manifattura a Ginevra.
1960: Piaget viene citata sul guinnes dei primati per la realizzazione del Calibro 12P, il movimento automatico più sottile del mondo, con i suoi 2,3 mm di spessore.
1964: Seguendo la sua vena di gioielliere-orologiaio, Piaget presenta una collezione di orologi con quadrante in pietra dura: lapislazzuli, turchese, onice, occhio di tigre.
Testimonial della maison sono i personaggi tra i più famosi del tempo: Jackie Kennedy, Gina Lollobrigida, Andy Warhol.
Piaget acquista l’azienda Baume&Mercier.
1968: Yves G. Piaget, figlio di Gèrard, viene nominato Direttore del marketing e della comunicazione dell’attività di famiglia.
Negli anni ’70, contrariamente a quanto accaduto a numerose maison seppellite dalla crisi del quarzo la ditta Piaget, che ha da sempre prodotto orologi per una nicchia di mercato estremamente esclusiva, sperimenta un boom senza precedenti: una schiera di protagonisti del jet-set diventano clienti della ditta che apre in continuazione nuove boutique in ogni angolo del mondo.
1976: Piaget insieme ad Omega e Rolex, attraverso la società “Electronic Watch Centre” fondata nel 1961 a Neuchâtel, inizia la  produzione del Cal 7P, il movimento al quarzo più piccolo dell’epoca che in 3,1 mm di spessore racchiude 900 transistors.
1979: durante gli anni ’70 Piaget inizia una campagna di sponsorizzazioni di attività sportive di elite come la “Piaget World Cup” che si svolge a Palm Beach in Florida.
Sulla scia di tali iniziative nasce il modello “Polo” che rappresenterà per anni una icona del marchio Piaget.
1980: Yves Piaget subentra alla presidenza dell’attività di famiglia.
1981: Commissionato da un cliente giapponese, Piaget realizza un pezzo veramente unico; un orologio fabbricato con 154 grammi di platino e la bellezza di 296 diamanti della massima purezza per un totale di 87,87 carati, mirabilmente disegnato per accogliere una gemma da favola: un diamante blu di 3,85 carati.
L’orologio venne pagato dal committente 3,5 milioni di franchi svizzeri.
1986: Viene lanciata sul mercato la collezione “Dancer”.
1988: 26 aprile, nel corso di una conferenza stampa, Cartier annuncia ufficialmente l’acquisizione di Piaget e Baume & Mercier.
È così che Piaget entra a far parte del gruppo Richemont (allora gruppo Vendôme) insieme a marchi come Dunhill, Montblanc, Van Cleef & Arpels, Vacheron Constantin, A. Lange & Söhne, Jaeger-LeCoultre, IWC e Officine Panerai.
Anni ’90: sotto la nuova gestione, vengono lanciate sul mercato le nuove collezioni di gioielli ed orologi-gioiello: Possession, Tanagra, Limelight e Miss Protocole.
Per quanto riguarda gli orologi da uomo, Piaget lancia il modello Altiplano.
La manifattura realizza altri calibri estremamente sottili (circa 2,1 mm di spessore): sono i Cal. 430P, 450P, 438P e 500P.
La Piaget, con alle spalle una lunga esperienza nella realizzazione di movimenti per orologi, si dedica anche al restauro di orologi storici così nel 1997, la “Piaget International” in collaborazione con il gruppo Brandolin, una impresa di architettura fondata in Italia nel 1836, inizia l’opera di restauro dell’orologio storico di Piazza S. Marco a Venezia; la meccanica restaurata venne presentata ufficialmente il giorno 1 febbraio 1999; l’orologio venne restituito alla cittadinanza nel 2006.
1997: nasce il primo orologio subacqueo professionale: il crono Polo Key Largo.
1999: Viene reinventato un classico: il modello “Emperador”: si tratta di un saltarello con 8 giorni di riserva di carica equipaggiato del calibro 125P realizzato in collaborazione con la maison Parmigiani.
Gli orologi complicati, modelli di alta orologeria, vengono raccolti nella collezione “Black Tie”.
2001: a Plan-les-Ouates, vicino Ginevra, viene inaugurata una nuova Manifattura di Alta Orologeria Piaget. 
Lo stesso anno, viene prodotta una riedizione dell’orologio “Polo” e viene lanciata sul mercato la collezione “Magic Reflections”.
Nei dieci anni seguenti, sono stati realizzati una trentina di nuovi calibri forniti di alcune delle complicanze più prestigiosi orologeria; in particolare un tourbillon, un doppio fuso orario, un cronografo flyback, e un calendario perpetuo.
2002: Viene immesso sul mercato il Cal. 600P, il tourbillon di forma più piatto del mondo con 3,5 mm di spessore; la gabbia del flying tourbillon è composta da 42 minuscoli elementi, tra cui 3 ponti in titanio e pesa solo 0,2 grammi.
2003: il modello “Altiplano Carrè” vince il Grand Pirx d’Horologerie de Geneve.
2004: Si festeggiano i 130 anni dalla fondazione della manifattura.
2006: Nasce il Cal 800P a carica automatica dotato di indicazione di ore, minuti, secondi centrali e grande data; lavora alla frequenza di 21600 alternanze/h ed ha una riserva di carica di 72 ore.
Dopo poco segue il Cal 850P che, alle caratteristiche dell’800P aggiunge piccoli secondi e secondo fuso orario visualizzati in due sottoquadranti.
2010: In occasione del cinquantesimo anniversario del Cal 12P creato nel 1960 la creatività Piaget porta al raggiungimento di un altro record: il movimento automatico più sottile del mondo montato sulla cassa più sottile del mondo.
2012: Lo stesso movimento viene riproposto in altri due modelli di cui il primo scheletrito ed il secondo con un flying tourbillon. (fonte: Sito ufficiale – Wikipedia – Marino Mariani – Watchprosite).
Sito ufficiale
Pierce
L’industria orologiera a Bienne nasce nel 1842 quando un gruppo di orologiai pensò di incentivare in tale zona la produzione di orologi.
Nel 1875 nell’area di Bienne si contavano già 75 laboratori che occupavano 1500 lavoratori del settore ed oltre 1700 artigiani qualificati.
Nel 1883 Lèon Lèvy e i suoi fratelli fondano la “Manufactures des Montres & Cronographes Pierce S.A.”.
Nel 1889 la compagnia è talmente cresciuta che arriva ad impiegare circa 1290 dipendenti.
Negli anni ’20 la Pierce possiede la sua scuola di formazione che studia e progetta nuovi calibri.
Negli anni ’30, la crisi generalizzata nel settore orologiero porta la Pierce a divenire indipendente dai consueti fornitori di movimenti e sulla scorta dell’esperienza maturata nascono i primi calibri realizzati completamente in-house.
Nascono così i Cal 130 ed il Cal 134 entrambi con smistamento con ruote a colonne ed un calibro automatico con ricarica tramite il movimento verticale di una massa mobile.
Proprio i primi due, ed in particolar modo il Cal 134 mostravano le soluzioni tecniche più interessanti: il modello fornito alle forze armate inglesi a partire dal 1936 era fornito di tasti a pompa di cui quello a ore 2 azzerava il cronografo mentre quello a ore 4 era deputato alla partenza/arresto; le sfere erano scheletrate e la sfera dei secondi era di colore rosso; il Cal 134, 17 rubini, a carica manuale lavorava a 18.000 alternanze/h ed era dotato di innesto a frizione verticale.
Nel 1941 la Pierce fornisce le forze armate inglesi di cronografi medicali denominati “Pierce Nurse watch”.
Nel 1956 viene commercializzato il “Duofon”, svegliarino con suoneria a due volumi.
Nel 1959 appare il modello “Correctomatic” che può essere regolato per mezzo di un meccanismo posto all’esterno della cassa.
Negli anni ’60, oltre ai modelli ispirati all’Art decò ed all’Art nouveau, Pierce ha creato modelli da donna della linea “Lady cocktail”.
In quegli anni Pierce ha utilizzato anche movimenti di pregio come il Valjoux 7730.
Nel 1969, in occasione dell’allunaggio degli astronauti americani, Pierce lancia la collezione “Luna Star Edition”.
Nonostante la crisi del quarzo all’inizio degli anni ’70, la Pierce è una delle poche maison che può vantarsi di non aver mai utilizzato movimenti al quarzo per i suoi orologi.
Anche la produzione attuale continua ad ispirarsi a questa filosofia nelle sue collezioni: “Arabesque”, “Observator”, “Commander”, “Air Command”, “Flightcalendar” ed “Ocean Drive”. (fonte: sito ufficiale).
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